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ASU prima associazione sportiva in FVG a redigere un bilancio sociale integrato di sostenibilità

ASU prima associazione sportiva in FVG a redigere un bilancio sociale integrato di sostenibilità
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La prima Associazione Sportiva in regione (e una delle prime in Italia) a guardare con attenzione a sostenibilità, ambiente e inclusione è di casa a Udine. L’Associazione Sportiva Udinese – ASU ha presentato, nella mattinata del 23 giugno, il suo progetto di Bilancio sociale integrato di sostenibilità. Una novità importante che arriva nell’anno in cui la polisportiva festeggia l’importante traguardo dei 150 anni dalla sua fondazione. Una scelta lungimirante sostenuta anche da numerosi partner che concorreranno alla realizzazione della stesso nei prossimi mesi. Alla conferenza stampa di presentazione, ospitata dal PalaPrexta di via Lodi 1, a Udine, hanno partecipato il vicepresidente e assessore regionale allo sport, Mario Anzil; Chiara Dazzan, assessore allo sport del Comune di Udine; il presidente del Coni Fvg, Andrea Marcon; il vicepresidente di Net, Giandavide D’Andreis; Fiorenza Campion, responsabile comunicazione e brand identity di Cafc SpA; e il professor Andrea Garlatti, ordinario di economia aziendale dell’Università degli Studi di Udine. Presenti anche Filippo Pesce, vice presidente di ASU e Nicola Di Benedetto, direttore generale di ASU e project manager dell’iniziativa.

«Un plauso all’ASU, prima polisportiva del Friuli Venezia Giulia ad aver intrapreso la strada del Bilancio sociale integrato di sostenibilità, strumento che renderà chiare le intenzioni, i risultati e gli impatti, e rafforzerà il rapporto con istituzioni, cittadini e investitori. L’Amministrazione regionale sostiene con convinzione questo progetto e metterà a disposizione del CONI le risorse economiche necessarie al fine di divulgare a tecnici e dirigenti sportivi questa innovativa impostazione gestionale e manageriale delle realtà sportive, anche attraverso l’avvio di un corso di formazione dedicato alle buone pratiche per una gestione sostenibile e responsabile di società ed eventi», ha dichiarato il vicepresidente e assessore regionale allo sport, Mario Anzil.

«Il Comune di Udine ha accolto con entusiasmo il progetto, sin dall’inizio, e sta già mettendo in campo azioni concrete per sostenerlo: dalla riqualificazione dell’illuminazione all’ingresso, alla messa in sicurezza del vialetto ciclopedonale di accesso alla struttura – ha precisato Chiara Dazzan, assessora allo sport del Comune di Udine -. Iniziative come questa sono di assoluto interesse pubblico e possono diventare un modello da seguire per tante altre realtà sportive. ASU rappresenta infatti un presidio fondamentale sul territorio. Un esempio virtuoso di come un’associazione sportiva possa contribuire al benessere collettivo sotto diversi punti di vista. Ha la capacità di di operare a 360 gradi nel mondo dello sport, non limitandosi a raggiungere risultati di rilievo o a vantare un prestigio agonistico, ma riescendo a restituire molto alla comunità, come ad esempio fa con le attività per la disabilità, ultimo in ordine di tempo il progetto EISI. Questa nuova iniziativa rappresenta un ulteriore passo in questa direzione».

UNA DUPLICE SFIDA – Nel contesto attuale, le organizzazioni sportive si trovano ad affrontare una doppia sfida: da un lato, generare un impatto positivo sul piano sociale e ambientale restando fedeli alla propria missione; dall’altro, comunicare, in modo chiaro e trasparente, i risultati raggiunti, ai diversi interlocutori – cittadini, famiglie, imprese, associazioni e istituzioni, pubbliche e private. È in questo contesto che l’ASU, su idea del suo dg, Nicola Di Benedetto, ha deciso di redigere il primo bilancio integrato di sostenibilità di un’associazione sportiva in FVG, fra le prime in Italia. «Nell’anno in cui ASU festeggia i 150 di storia, mi piace sottolineare come abbia utilizzato il proprio tempo (una delle poche cose certe è proprio il suo scorrere) promuovendo i propri valori con coraggio e innovazione, guardando sempre al futuro. Oggi lo fa ancora una volta con questa nuova sfida, continuando a promuovere i principi e la pratica sportiva, generando un impatto positivo non solo a vantaggio dei tesserati, ma anche della società e della comunità in cui opera – ha sottolineato Filippo Pesce, vicepresidente di ASU -. Il mondo dello sport è infatti uno dei principali veicoli di valori positivi nella società. Se a ciò aggiungiamo valori come sostenibilità, rispetto per l’ambiente e inclusività, allora lo sport può diventare il miglior testimonial possibile per una società più giusta e consapevole. Desideriamo quindi generare valore reale, rafforzare il legame con chi ci sostiene e creare nuove opportunità, condividendo e promuovendo un modello sportivo sostenibile, attento e inclusivo. Nel farlo saremo accompagnati da numerosi partner, che non possiamo che ringraziare».

COS’È UN BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ? – Il Bilancio sociale integrato di sostenibilità è infatti uno strumento chiave per comunicare con trasparenza intenzioni, risultati e impatti, migliorando la gestione delle relazioni con gli stakeholder, la reputazione aziendale e le decisioni di investimento. La reportistica di sostenibilità fornisce dati e analisi essenziali per valutare le performance e aumentare la trasparenza su rischi e opportunità. Dal punto di vista tecnico, implica misurazione, comunicazione e accountability (responsabilità) rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile. La predisposizione del Bilancio sociale integrato di sostenibilità di ASU seguirà le indicazioni di metodo generale fornite dall’International Integrated Reporting Framework e beneficerà del supporto metodologico del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Udine. Come ha sottolineato Andrea Garlatti, professore ordinario di economia aziendale dell’Università degli Studi di Udine: «Viviamo da tempo in un mondo in cui tendiamo a calcolare il costo di tutto senza comprenderne il reale valore — umano, sociale, ambientale – di ciò che facciamo o produciamo. Il contesto si sta però rapidamente evolvendo verso una richiesta di esplicitare e comprendere il valore che le istituzioni realizzano per le persone ai vari livelli e profili: ritengo quindi che questa iniziativa di ASU sia non solo innovativa, ma anche di grande rilevanza come esempio».

LE ATTIVITÀ IN PROGRAMMA FINO A DICEMBRE – L’ambizioso programma dell’ASU, denominato “Un futuro di sport responsabile” sarà realizzato dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2025 in collaborazione con numerose istituzioni del territorio attraverso diversi progetti innovativi, che si aggiungeranno al lavoro quotidiano dell’Associazione. Tra gli obiettivi principali c’è quello di promuovere una maggiore attenzione alle tematiche ambientali, anche grazie al sostegno di Fondazione Friuli.

In quest’ottica, verranno acquistati contenitori ecologici per la raccolta differenziata, il cui utilizzo sarà accompagnato da attività formative interattive rivolte ai giovani atleti, realizzate attraverso Edugame e grazie alla partnership con Net S.p.A.; relativamente all’importante sostegno della partecipata udinese Giandavide D’Andreis, vicepresidente di Net S.p.A.ha affermato: «Siamo orgogliosi di affiancare ASU in questo importante percorso verso uno sport sempre più sostenibile, inclusivo e attento al territorio. Insieme a partner istituzionali di grande valore come Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine e CAFC, vogliamo contribuire a rendere la cultura della sostenibilità una componente naturale della vita sportiva quotidiana. Lo sport può e deve essere un alleato strategico nella transizione ecologica: Net è pronta a fare la sua parte con competenza, passione e spirito di servizio».

Un altro passo concreto verso la sostenibilità sarà rappresentato dalla distribuzione di borracce in alluminio, donate da CAFC, con l’obiettivo di ridurre l’uso della plastica monouso all’interno delle strutture sportive. Ma l’iniziativa non si ferma qui. Durante l’estate, CAFC promuoverà anche attività formative e interattive rivolte ai giovani atleti, attraverso Edugame, un gioco virtuale che insegna in modo coinvolgente da dove proviene l’acqua e come prendersene cura.

«Nella mission di CAFC – ha spiegato Fiorenza Campion, responsabile della comunicazionec’è una forte attenzione all’educazione ambientale. Che si tratti di scuole o di ambienti sportivi, vogliamo sensibilizzare le nuove generazioni sul valore dell’acqua, bene prezioso e insostituibile. Donare una borraccia è per noi un gesto simbolico: rappresenta l’impegno concreto a offrire ciò che è autentico, vero, sostenibile».

Il programma guarda anche alla formazione dei dirigenti sportivi, sostenendo la realizzazione di un corso, primo in Italia (intitolato: “ESG Sportplan: fondamenti per una guida etica e sostenibile delle ASD”), nell’ambito della Scuola dello Sport del CONI Fvg, grazie alla sponsorizzazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. «Questo progetto si inserisce pienamente nel percorso di crescita delle società sportive, in linea con quanto richiesto anche dalla recente riforma dello sport. Il mondo sportivo è in continua evoluzione e oggi è fondamentale cambiare approccio rispetto al passato. Iniziative come questa favoriscono una gestione più moderna ed efficiente delle società, portando benefici all’intero movimento. Siamo felici di essere partner di questa iniziativa di ASU che potrà essere messa a disposizione di tutte le realtà sportive del territorio, perché crediamo davvero che fare rete sia determinante per il futuro dello sport», ha dichiarato Andrea Marcon, presidente del Coni Fvg.

Al centro dell’iniziativa c’è inoltre la promozione della mobilità sostenibile: in collaborazione con il Comune di Udine saranno lanciate campagne di sensibilizzazione rivolte ad atleti e famiglie per incentivare il car sharing e l’utilizzo dei mezzi pubblici negli spostamenti legati alle attività sportive. Queste sono solo alcune delle iniziative che saranno poste in essere nei mesi a venire.

Nella foto, da sinistra trovate:Nicola Di Benedetto, dg ASU; Andrea Marcon, presidente del Coni Fvg; Mario Anzil, vicepresidente e assessore regionale allo sport della Regione Fvg; Filippo Pesce, vicepresidente di ASU; Andrea Garlatti, professore ordinario di economia aziendale dell’Università degli Studi di Udine; Chiara Dazzan, assessore allo sport del Comune di Udine; Fiorenza Campion, responsabile comunicazione e brand identity di Cafc SpA; Giandavide D’Andreis, vicepresidente di Net.

İl Friuli

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