Lecce, solo Camarda: più ombre che luci

Lecce-Nazionale UAE 1-3
LECCE: Fruchtl (14’st Falcone), Kouassi (14’ Veiga), Ndaba (40’st Addo), Gaspar, Berisha (14’ Helgason), Morente (14’st N’Dri), Camarda (14’st Krstovic), Coulibaly (14’st Kaba), Tiago Gabriel (18’st Perez), Pierotti (1’st Banda), Pierret (14’st Ramadani). A disposizione: Samooja, Penev, Rafia, Maleh, Gorter, Ubani, Kovac, Esposito. Allenatore Di Francesco.
NAZIONALE EMIRATI ARABI UNITI: Eisa (17’st Almeqbaali), Pimenta (12’st Alhammadi), Kouame (1’st Suarez), Ramadan (12’st Hunt), Lucas Caio (12’st Alvaro De Oliveira), De Menezes (1’st Amaral), Nader (1’st Saleh), Gimenez (12’st Ivkovic), Alghassani (12’st Bruno De Oliveira), Luan Pereira (1’st Almusharrkh), Meloni. A disposizione: Khaseif, Mohamed, Neves, Caio Canedo, Akonnor. Allenatore Olaroiu.
ARBITRO: Yayar (Austria).
RETI: 2’ pt Alghassani, 18’pt Lucas Caio, 21’pt Camarda; 42’st Bruno De Oliveira.
Il Lecce perde per 1-3 l’amichevole disputata a Jenbach, in Austria, contro la nazionale degli Emirati Arabi Uniti, offrendo una prova ricca più di ombre che di luci, con qualche guizzo interessante, ma costellata da troppi errori di misura e da gravi strafalcioni difensivi. Bene la seconda metà del primo tempo, malissimo l’avvio del match. Nella ripresa aumentano le amnesie in fase di non possesso ed in «uscita». Le attenuanti, per Gaspar e compagni, sono da ricondurre ad una condizione atletica precaria, a causa dei pesanti carichi di lavoro, ed al fatto che, ceduto Baschirotto, con Gallo out per un acciacco, Di Francesco schiera una difesa del tutto inedita.
Il trainer pescarese manda in campo Fruchtl tra i pali, Kouassi a destra, Ndaba (neo acquisto gettato subito nella mischia a causa del forfait di Gallo) a sinistra, Gaspar e Tiago Gabriel al centro, nella retroguardia a quattro, Coulibaly, Pierret e Berisha a centrocampo, Pierotti, Camarda e Morente nel tridente offensivo.
I giallorossi (in maglia bianca) dimenticano di… scendere in campo e dopo 2’ sono sotto per 0-1. Kouassi interviene in area, in maniera goffa, su Alghassani e causa il rigore che, trasformato dallo stesso Alghassani, regala il vantaggio agli Emirati Arabi Uniti. Il Lecce appare imbambolato e stenta ad organizzarsi, ma al 9’ crea una clamorosa occasione. Morente mette in mezzo dalla sinistra un pallone che chiede solo di essere insaccato, ma Coulibaly, di testa, con tutta la porta a disposizione, centra il portiere avversario. Fallito l’1-1, gli uomini di Di Francesco incassano la seconda rete, firmata da Lucas Caio, lasciato colpevolmente solo in piena area. Al 21’ arriva l’episodio che sveglia il Lecce. Pierotti entra nei sedici metri rivali dalla destra e viene messo giù ingenuamente da Kouassi. L’arbitro indica il dischetto e Camarda realizza la massima punizione, spiazzando Eisa. Il gol suona la carica ai salentini, che alzano il proprio baricentro e spingono con insistenza, provando a sfruttare le fasce, mettendo in affanno la formazione diretta da Olaroiu. Al 33’, al culmine di un’azione confusa, l’undici giallorosso segna la rete del 2-2 con un diagonale del “solito” Camarda, ma Yayar annulla la marcatura, mimando un tocco di braccio dell’ex rossonero. Decisione assai dubbia.
Nelle prime battute della ripresa, che parte con Banda (inserito al posto di Pierotti) a sinistra, con il conseguente spostamento di Morente a destra, il Lecce prova a pressare alla ricerca del pareggio, ma senza trovare mai lo spunto giusto per fare male nella metà campo avversaria. Poi, la girandola dei cambi decisa da Di Francesco al 14’, lungi dal garantire forze fresche ai salentini, determina solo una gran confusione, che si traduce in alcuni svarioni macroscopici. Al 22’, Saleh impegna severamente il neo entrato Falcone e sugli sviluppi dell’azione Ndaba va vicino all’autogol con un colpo di testa che centra l’incrocio dei pali. Al 27’ è nuovamente il portierone capitolino a mettere una pezza su Saleh che, in area, circondato da tre giallorossi, si fa spazio e conclude in diagonale. Al 42’, un regalone di Perez, subentrato a Tiago Gabriel, permette a Bruno De Oliveira di fissare in punteggio sul definitivo 1-3.
La Gazzetta del Mezzogiorno