Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Italy

Down Icon

Lecce, ansia Krstovic. Sebastiano Siviglia: sa essere decisivo

Lecce, ansia Krstovic. Sebastiano Siviglia: sa essere decisivo

LECCE - Ha giocato con il Verona nel1996/1997 e nel 1997/1998, Sebastiano Siviglia, mentre nel 2003/2004 ha indossato la maglia del Lecce. È quindi tornato nel Salento da allenatore della formazione Primavera, nel 2018/2019 e nel 2019/2020. L’ex difensore è quindi un doppio ex della squadra gialloblù e di quella giallorossa, che si troveranno faccia a faccia domenica, alle 15, in un match che ha una valenza notevole nell’economia della corsa-salvezza.

«Mi aspetto un confronto aperto, nel quale entrambe le contendenti tenteranno di conquistare l’intera posta in palio - afferma Siviglia - Il Verona, vincendo, sarebbe del tutto al sicuro ed avrà quindi una grandissima motivazione. Ma lo sarà altrettanto quella del Lecce che, con un successo, compirebbe un balzo in avanti di prim’ordine nell’economia della bagarre-permanenza. Soprattutto se Empoli e Venezia non dovessero conquistare l’intera posta in palio. Insomma, ci sono le premesse per una gara ricca di pathos ed equilibrata».

La compagine allenata da Marco Giampaolo non vince dal 31 gennaio e nelle ultime 12 uscite ha raggranellato appena 4 lunghezze: «I numeri sono questi, ma non dicono tutto - prosegue l’ex difensore di Lecce e Verona - Ho visto diversi incontri dei giallorossi, compreso l’ultimo con il Napoli. Ebbene, Baschirotto e compagni sono sul pezzo, lottano gagliardamente, credono nella salvezza e vogliono fortemente raggiungerla. Sono aspetti importanti a tre partite dalla conclusione del torneo. Insomma, quella salentina è una formazione viva».

Molti commentatori ritengono che la quota-permanenza sarà molto bassa e che, per restare in massima serie, potrebbero bastare 33 o addirittura 32 punti: «Sono convinto anch’io che il tetto per confermare la categoria sarà questo, in quanto in coda, oltre ad Empoli, Venezia e Lecce, tutti i team fanno registrare un andamento lento. A 270’ dalla conclusione, però, nessuno può averne la certezza e quindi sarà comunque lotta serrata e non ci saranno complessi che tireranno i remi in barca perché i punti ancora a disposizione potrebbero permettere di risucchiare in zona minata pure Verona, Parma e Cagliari che, sulla carta, sembrano abbastanza tranquille». Siviglia si sofferma sull’ambiente che circonda il Lecce: «I tifosi sono sempre stati accanto al collettivo e lo saranno sino all’ultimo minuto della sfida conclusiva. La compattezza dimostrata nel match con il Napoli, l’incitamento costante garantito dal “Via del Mare”, la volontà di tutti di remare verso una impresa, la terza salvezza di fila, che sarebbe storica, costituiscono un valore aggiunto. Poche delle società che sgomitano in coda possono contare sul supporto che vanta l’undici giallorosso. Nessuno si tirerà indietro».

Il calendario delle restanti tre giornate sembrerebbe favorire l’Empoli, che però è a -2 dal Lecce ed a -1 dal Venezia: «Quando i punti pesano come macigni, soffermarsi sui nomi delle avversarie non ha molto senso. Si tratta di dare tutto ed anche di più per conquistare il massimo bottino possibile. Alla fine si faranno i conti. D’altro canto, nel prossimo turno i toscani non avranno certo vita facile contro un Parma che ha gli stessi punti del Verona e che, proprio come gli scaligeri, vincendo si metterebbe al sicuro. Se è delicato il match dei salentini non vedo per quale motivo non dovrebbe esserlo quello degli azzurri diretti da D’Aversa». In vista della sfida con gli scaligeri, è ancora in forse il centravanti Nikola Krstovic: «Per il Lecce si tratterebbe di un forfait pesante. Il montenegrino è un attaccante di rango, che sta facendo bene e che ha ampi margini di miglioramento per ambire a palcoscenici di rilievo nel prosieguo della carriera. Nel calcio, comunque, vince o perde la squadra e pertanto, a Verona, per meritare un risultato positivo, servirà una prova all’altezza da parte di ciascuno dei calciatori che verranno gettati nella mischia, sia dall’inizio che in corsa».

Nelle due annate vissute nel Lecce da allenatore della Primavera, Siviglia ha conosciuto Graziano Fiorita: «Lavorava con la prima squadra, ma ho avuto modo di apprezzarlo. La sua morte è stata un trauma. Per il suo ruolo, in fisioterapista stabilisce un legame forte con i calciatori. Crea con loro una grande empatia, una sorta di complicità. Purtroppo, come si dice in questi casi, lo “spettacolo” deve proseguire e gli uomini guidati da Giampaolo sono stati bravi a reagire a Bergamo, sfoderando una prova di spessore. In seguito si sono ripetuti con il Napoli e domenica proveranno a farlo a Verona».

La Gazzetta del Mezzogiorno

La Gazzetta del Mezzogiorno

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow