L’ex Gigi Garzya e la strada del realismo: «Il Lecce vende i big? Ci sta»

LECCE - Per calciatori quali Federico Baschirotto, Wladimiro Falcone, Ylber Ramadani e Nikola Krstovic potrebbe essere finito il ciclo con la maglia del Lecce. Lo ha detto a chiare lettere il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino nel corso della conferenza stampa di presentazione di Eusebio Di Francesco. Insomma, alcuni dei pilastri della squadra giallorossa potrebbero cambiare aria per vivere altre esperienze e per inseguire nuovi traguardi. A patto, ha sottolineato il dirigente di Vernole, che si trovi la quadra con le società che vogliono assicurarsi le loro prestazioni.
«Baschirotto e Falcone sono entrati a tutti gli effetti nella storia del club, in quanto hanno preso parte da protagonisti alle tre salvezze di fila centrate dal 2022/2023 al 2024/2025 - dice l’ex Gigi Garzya - Ramadani ha fatto benissimo il primo anno, mentre nel secondo verrà ricordato per il gol-vittoria firmato contro il Torino alla penultima giornata. Mentre Krstovic, da quando è arrivato, è stato determinante, con le sue reti. Parliamo quindi di calciatori che hanno dato tanto e che, al contempo, hanno ricevuto altrettanto dal Lecce. Se ora possono ambire ad un salto di qualità è merito loro, ma pure del sodalizio salentino, che li ha messi nelle condizioni di fare bene». Garzya ritiene normale che si registrino delle partenze, sia pure “dolorose”: «Una provinciale che lotta per la permanenza sa che, ad un certo punto, perderà alcuni dei suoi uomini più in vista. Ci sta che un giocatore voglia cercare di progredire, di inseguire nuovi obiettivi, di approdare in società più quotate. Il che poi si traduce anche in guadagnare di più. Non possiamo dimenticare, infatti, che il calcio è passione per i tifosi, ma è un lavoro per chi lo pratica. A questa considerazione, inoltre, bisogna aggiungerne un’altra, in quanto il Lecce è reduce da una stagione molto sofferta, nella quale è stato con un piede in B ed è riuscito a tirarsi fuori ed a fare festa solo incamerando sei punti negli ultimi due turni, battendo il Torino ed andando a meritare un clamoroso successo sul terreno della Lazio. Per i protagonisti in campo lo stress è stato enorme. Lo dimostrano le lacrime di liberazione di Baschirotto e di Falcone all’Olimpico. O quelle di Ramadani dopo il gol siglato contro i granata. Tutto ciò incide nel desiderio di seguire percorsi differenti».
Bisognerà sostituire adeguatamente chi andrà via: «Mi aspetto una campagna acquisti in parte differente rispetto al recente passato. Nel senso che, oltre a quei calciatori del tutto sconosciuti alla maggior parte degli addetti ai lavori che vanno lanciati e fatti maturare, penso che possa arrivare anche qualche elemento che già abbia disputato la serie A. Qualcuno che magari abbia lavorato altrove con Di Francesco». Corvino ha chiarito che, se verrà ceduto Falcone, il titolare sarà Cristian Fruchtl, ingaggiato la scorsa estate: «Non conosco l’estremo difensore tedesco, ma se il management del Lecce ha fiducia in lui, ritengo che la scelta meriti il massimo rispetto. Il responsabile dell’area tecnica giallorossa ed il direttore sportivo Trinchera sanno bene quanto sia importante avere a disposizione un portiere affidabile. Falcone, con le sue parate, ha garantito punti preziosi tanto quanto quelli portati dal bomber Krstovic».
Di Francesco è reduce dalle retrocessioni subite sulle panchine del Frosinone e del Venezia: «Il trainer pescarese è un signor allenatore. Non dimentichiamo i risultati centrati con il Sassuolo e con la Roma, con la quale ha raggiunto una semifinale di Champions. Sono certo che farà tesoro degli errori commessi da lui in prima persona ed anche da altri, nel 2023/2024 e nel 2024/2025. In Ciociaria avrebbe meritato ampiamente la permanenza. In laguna la rosa che gli è stata messa a disposizione aveva parecchi limiti. Eppure esprimeva un ottimo calcio». A Lecce, Di Francesco ha portato uno staff di prim’ordine: «I collaboratori sono fondamentali. Conosco bene il preparatore Massimo Neri, che ho avuto proprio in giallorosso da calciatore. Vanta esperienze di altissimo livello con il Real Madrid e la Roma oppure in Cina con Marcello Lippi. L’altro nome di spicco è quello di Fabrizio Del Rosso, già apprezzato nel Salento come vice di Marco Baroni per due stagioni». Da leccese, Garzya ha un sogno: «È quello di tutti gli appassionati salentini, ovvero raggiungere la quarta salvezza di fila, ma soffrendo meno dell’annata agonistica passata. Significherebbe avere compiuto un altro passo in avanti non da poco».
La Gazzetta del Mezzogiorno