Il Lecce va a caccia di un «incursore»: nei piani della società c’è l’arrivo di una mezzala «box to box»

LECCE - Sono sette i centrocampisti che hanno partecipato al ritiro di Bressanone e che da mercoledì hanno ripreso ad allenarsi con il Lecce presso l’Acaya Golf Resort & SPA. Si tratta delle mezzali Lassana Coulibaly, Mohamed Kaba, Medon Berisha, Torir Helgason ed Hamza Rafia e dei centrali Balthazar Pierret ed Ylber Ramadani.
A loro va aggiunto l’olandese Olaf Gorter, classe 2005, che è stato aggregato per permettere ad Eusebio Di Francesco di valutarne le qualità. Inoltre, sulla via del graduale recupero c’è il trequartista Filip Marchwinski, che ha subito un grave infortunio nella fase conclusiva della passata annata agonistica e che, di fatto, non è stato mai visto all’opera.
Pur in presenza di una certa abbondanza numerica, nei piani della società presieduta da Saverio Sticchi Damiani c’è l’arrivo di una mezzala «box to box», un centrocampista moderno che sappia agire in verticale, coprendo ampie zone del campo e che partecipi sia nella fase di non possesso, sradicando palloni dai piedi degli avversari, che in quella di possesso, proponendosi in fase offensiva con licenza di concludere l’azione. Una figura delle quale si è avvertita la mancanza nel torneo 2024/2025 e che ora si intende mettere a disposizione di Di Francesco. Il casting è in corso e si attendono novità da qui alla conclusione del mercato.
L’ingaggio di un nuovo centrocampista porterà a qualche addio ed in questo senso gli indiziati sono soprattutto due. Uno è Ramadani. L’albanese figura tra i calciatori nominati a suo tempo dal responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino come possibili partenti, in quanto si considerano a fine ciclo e vorrebbero vivere un’esperienza altrove. Ad oggi, al mediano della nazionale delle «Aquile» è giunta una proposta dagli Emirati Arabi, che non lo ha convinto del tutto, ma il suo entourage si è messo in moto per trovare una sistemazione di suo gradimento.
L’altro è Rafia. Il tunisino è sparito dai radar sul finire del campionato 2024/2025 e non sembra tornato in auge con l’avvento del nuovo staff tecnico. Su di lui c’è il forte interesse del Pescara, club nel quale ha militato in C, che lo vorrebbe in B, ma il ragazzo è deciso a restare in A oppure preferirebbe accasarsi in Ligue 1. Il suo agente è quindi attivo per valutare le possibili opzioni.
Resta da stabilire il da farsi con Marchwinski. Nell’estate 2024, il polacco è giunto nel Salento tra squilli di tromba, considerato come un calciatore dalle grandi prospettive. Purtroppo, è rimasto un oggetto misterioso, in quanto né Luca Gotti né Marco Giampaolo hanno ritenuto che fosse pronto per garantire il proprio contributo in massima serie. Poi si è fatto male in allenamento ed ora c’è da supporre che, quando si sarà ristabilito del tutto, si proverà a metterlo nelle condizioni di ritrovarsi in un’altra formazione, o in prestito oppure a titolo definitivo.
Gli altri centrocampisti tesserati per il Lecce dovrebbero proseguire il proprio percorso in maglia giallorossa.
Lassana Coulibaly è stato tra i giocatori più continui della compagine che ha centrato la terza storica salvezza consecutiva in A ed è deputato ad occupare un ruolo da titolare in mediana. Tra dicembre e gennaio, purtroppo, saluterà la compagnia in quanto sarà impegnato in Coppa d’Africa con la nazionale del Mali.
La società crede fermamente in Kaba. Si ritiene che il francese non abbia espresso in pieno il proprio potenziale, complice il grave infortunio rimediato a Frosinone nella seconda metà del campionato 2023/2024, che lo ha tenuto a lungo lontano dal campo. Durante la preparazione pare abbia dato segnali significativi di ripresa e nel secondo tempo dell’amichevole disputata con la Carrarese si è mosso bene, fornendo indicazioni che lasciano ben sperare in chiave futura.
Pierret è stato designato da Di Francesco a ricoprire il ruolo di regista. Considerata la delicatezza dei compiti che gli saranno affidati c’è da sperare che sia il trainer pescarese che l’area tecnica del sodalizio salentino abbiano visto giusto. Sino ad oggi, il francese ha fatto sovente la propria parte in fase di contenimento, mentre ha palesato diverse ombre quando è stato chiamato ad impostare.
Berisha ed Helgason si contendono, in questo periodo, il posto di mezzala di qualità chiamata ad inserirsi, ma anche a difendere, accanto a Coulibaly e Pierret, in attesa dell’arrivo della mezzala box to box che sarà inserita in organico, con la quale entreranno in ballottaggio, con l’obiettivo di meritare spazio nelle varie rotazioni che interesseranno il centrocampo.
La Gazzetta del Mezzogiorno