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GP Canada, Russell avanti nelle FP2. Ferrari a metà: Hamilton 8°, Leclerc si schianta

GP Canada, Russell avanti nelle FP2. Ferrari a metà: Hamilton 8°, Leclerc si schianta

In Mercedes alla vigilia si dicevano fiduciosi per il Canada, dopo un trittico di gare deludenti tra Imola e Spagna, e così si è visto nelle seconde libere di venerdì sera. Russell è avanti a tutti a Montreal in 1’12"123, precedendo di pochi millesimi la McLaren di Norris. Terzo un buon Kimi Antonelli, poi Albon e Alonso. Piastri è 6° precedendo Sainz. Ottava la prima Ferrari di Hamilton, con la sensazione che in caso di buona qualifica (via stasera alle 22 italiane con diretta su Sky Sport F1) la Rossa possa dire la sua in gara per ottenere almeno il podio. Dietro l’inglese c’è Max Verstappen, 9°, ma con un passo gara ottimo e un consumo ridotto dell’anteriore sinistra apparso ai livelli della McLaren. Liam Lawson ha chiuso la top-10 di una sessione alla quale non ha preso parte Charles Leclerc, a causa dei danni alla scocca riportati nell’incidente nelle Libere 1 dovute a un suo errore in curva 3 dopo appena 15’ di sessione (il monegasco si è scusato con il team a riguardo).

La pista si è subito gommata rispetto alla FP1 e ha dato già alcune tesi: la Mercedes è molto veloce sul giro secco (Russell era davanti sia con gomma media sia con quella Soft), ma il graining patito dopo pochi giri nella simulazione gara finale preoccupa. In qualifica potrebbe essere concretamente usata la gomma gialla (la C5 Pirelli per questo weekend), rispetto alle Soft C6, come visto nelle FP3 di Imola, tanto che diversi piloti come quello della Mercedes, Verstappen e Albon l’hanno provata. Passo gara buono anche per Hamilton, che sulla pista canadese è apparso subito in forma, così come Max. La sensazione è che la qualifica sia molto tirata in vista del duello finale di domenica.

I team rivali dovranno però fare i conti con una McLaren fortissima, anche se con qualche problema nel trovare il bilanciamento nelle FP1. Nelle seconde libere la situazione è poi migliorata, con un Norris a un passo da Russell. Il team di Woking ha già dimostrato a Barcellona la sua forza, non indebolita dall’introduzione della direttiva sulle ali flessibili. Dopo la vittoria a Montecarlo, Norris deve fare i conti con un Piastri più costante (5 vittorie nei 9 normali GP) e già a otto podi consecutivi. In caso di uno aggiuntivo, raggiungerebbe quota nove come altri piloti diventati in futuro campioni del mondo. Per l’appuntamento di Montreal la scuderia papaya ha portato diversi aggiornamenti come un’ala anteriore e la sospensione anteriore sinistra rivista, oltre a una beam wing posteriore con più carico.

In casa Ferrari, invece, c’è voglia di continuare le gare positive di Montecarlo e Spagna, che hanno portato sul podio Leclerc. Maranello può dire la sua per questo weekend, considerando una pista dai pochi tratti medio-lenti tanto sofferti dal posteriore in stagione. Charles però si è schiantato subito. La cellula di sopravvivenza della sua auto era da ricostruire da zero e il team ha preferito non affrettare i tempi. Il monegasco avrà solo le FP3 di sabato per capire la pista, prima della battaglia per la pole. Lewis vuole lanciare un bel messaggio sulla pista dove si prese la prima pole e vittoria della carriera (nel 2007 sulla McLaren), raggiungendo poi nel 2017 l’idolo Senna nel numero di pole conquistate (65) e ricevendo in omaggio un casco di ‘Magic’ a fine gara dalla famiglia del brasiliano. L’inglese qui ha vinto più di tutti (7 successi come Schumacher), contro i tre di Piquet e Verstappen.

Intanto Lewis ha risolto il problema patito in gara in Spagna («È stato un incubo, ho lavorato col team per migliorare l’auto dopo averlo individuato», ha detto), ma dovrà stare attento sia alla Mercedes sia alla Red Bull. Le Frecce d’Argento devono migliorare in vista della gara ma sono forti per la qualifica, la Red Bull va all-in su Verstappen, considerando uno Tsunoda perso, ma Max dovrà stare attento: con un punto aggiuntivo di penalità sulla licenza piloti, avrebbe una gara di squalifica (come l’anno scorso Magnussen, che saltò Baku). A mali estremi, estremi rimedi, tanto che il team di Milton Keynes ha fatto ottenere la Superlicenza al 17enne talentino di casa Lindblad, pilota di F2 con Campos, che nonostante sia minorenne l’ha avuta considerando una clausola che premia il merito nel Codice sportivo internazionale. La Williams potrebbe rivelarsi come la sorpresa del weekend, di norma sempre molto veloce sulle piste più scariche.

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