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Dumfries, il Barça fa sul serio: la clausola da 25 milioni scade il 15 luglio, Inter in attesa

Dumfries, il Barça fa sul serio: la clausola da 25 milioni scade il 15 luglio, Inter in attesa

Che cosa fai, Denzel? La domanda è legittima, il pallino è tutto nelle mani di quell’olandesone che tanto cattivo sembra in campo, quando in realtà godibile e solare lontano dallo stress dei 90 minuti. Di solare, però, intorno a Dumfries c’è anche una clausola rescissoria che in qualche modo agita i ragionamenti dell’Inter. Bastano 25 milioni di euro, entro il 15 luglio, per portarsi via quello che nell’ultima stagione è stato tra i primi cinque esterni destri d’Europa. Un giocatore che ha spostato gli equilibri: l’ha fatto trascinando l’Inter fisicamente e anche emotivamente, con l’energia che trasmetteva in campo. E poi l’ha fatto, suo malgrado, anche quando si è assentato per oltre un mese per infortunio, in un momento chiave della stagione. Ecco: che Dumfries sia un giocatore “centrale” per l’Inter lo sanno a Milano, ma lo sanno anche in giro per l’Europa.

Quei 25 milioni sono dunque attaccabili. Anche perché c’è un altro particolare che in questa storia non va sottovalutato: Dumfries sta cambiando agente proprio in queste settimane, affidandosi a Jorge Mendes. E di solito, i cambi di procura sono l’antipasto di operazioni di mercato. Proprio Mendes avrebbe infatti creato la possibilità Barcellona per Dumfries, stabilendo un contatto con il club catalano. La squadra di Flick ha voglia di rinforzarsi proprio in quel settore. E peraltro ha un ricordo molto fresco di Dumfries, protagonista dell’ultima semifinale di Champions League. I tempi non sono lunghi. La clausola scade tra 11 giorni, è evidente che dal 16 luglio in poi l’olandese avrebbe un altro prezzo, più vicino al reale valore di mercato del giocatore. In pratica, chi vuole l’olandese ha una chance da sfruttare, ma pure una tempistica da sfruttare. La clausola, per definirne i contorni, è esercitabile solo da club esteri e andrebbe versata in un’unica soluzione. Fu messa su richiesta dei vecchi procuratori - l’agenzia Wesserman - e accettata dall’Inter al momento di un rinnovo di contratto, arrivato a pochi mesi dalla scadenza, dunque con il club nerazzurro in una evidente posizione di svantaggio. Non è giusto però dare per scontato l’addio di Dumfries, che pure al recente Mondiale per club non ha dato grande prova di sé. Anche perché non sono molti i club che possono abbinare quei 25 milioni all’ingaggio e alle ambizioni del giocatore.

L’Inter in questo momento non può non essere alla finestra. Nessuno in viale della Liberazione ha registrato segnali di addio da parte di Dumfries, ma il club è parte passiva, va detto. Di sicuro, nel caso Dumfries partisse, da quella parte andrebbe cercato un altro giocatore. Perché Luis Henrique è stato sì acquistato per coprire quella posizione, ma il brasiliano ex Marsiglia è stato individuato come alternativa, almeno in prima battuta. Marotta e Ausilio, nel caso, andrebbero alla ricerca di un altro titolare. Prematura, ad oggi, stilare una lista di papabili. Certamente ai nerazzurri piace - già dalla scorsa stagione - lo svizzero Ndoye, sul quale però c’è già il Napoli di Conte e del quale il Bologna fa una valutazione altissima, 45 milioni di euro. Troppi, forse, per immaginare un affondo. Meglio pensare che tra 11 giorni Dumfries sarà ancora all’Inter, scaduta la clausola. Anche per dar seguito a quello che lui stesso ha dichiarato alla Gazzetta, solo lo scorso 24 giugno: "Mi rimane uno step da fare con l’Inter, provare a vincere la Champions League, è il mio sogno".

La Gazzetta dello Sport

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