Cincinnati, Sinner vola in finale: sarà ancora sfida con Alcaraz

“Grazie per gli auguri di compleanno”, scrive sulla telecamerina dopo aver vinto la semifinale contro Terence Atmane: ne ha ricevuti tanti, Jannik Sinner, per i suoi 24 anni a Cincinnati e non c’era modo migliore di festeggiare che una vittoria sulla rivelazione di questo torneo, il francese proveniente dalle qualificazioni e 136° nel ranking. In finale, lunedì alle 21 ora italiana, trova per la quarta volta in questo 2025 Carlos Alcaraz, che ha superato Sascha Zverev.
Sinner ha chiuso 7-6, 6-2 in meno di due ore, senza mai concedere una palla break e dopo un primo set testa a testa in cui Atmane, mancino, ha sfoderato quei servizi e dritti che gli avevano assicurato i successi nei precedenti turni (contro Cobolli, Fonseca, e due top ten come Fritz e Rune). La battuta, in particolare, oltre a essere potente, è eseguita con un movimento del braccio velocissimo, che non permette di leggerne la direzione: anche un fuoriclasse come Sinner, nel primo set, ha faticato a prendere le misure. Il numero uno del mondo, però, ha servito altrettanto bene e, sul 6 pari, ha messo all’angolo l’avversario. Il quale ha esordito nel tiebreak con un doppio fallo, rivelando per la prima volta nel match una tensione sotterranea, per poi cedere 7-4. All’inizio del secondo set Jannik ha avuto un calo fisico, ha tenuto il servizio nel primo, lungo game con grande difficoltà - dopo cinque vantaggi non concretizzati – e il sostegno del team. Il coach Simone Vagnozzi gli ha suggerito di concentrare le energie in risposta nei primi due punti e di dosarle a seconda del risultato di quei due punti, oltre ad accorciare gli scambi. Detto fatto: 6-2, complici gli errori sempre più frequenti dell’avversario che non è più riuscito a contenere la pressione di Sinner. Resta per il francese, classe 2002, un Masters 1000 indimenticabile che lo porta al 69° posto in classifica. Per Sinner, omaggiato da Atmane di una figurina dei Pokémon (le colleziona da anni), la soddisfazione dell’ottava finale di un Mille conquistata e le ottime prove generali degli Us Open, che cominciano il 24 agosto.
Ma prima di Flushing Meadows (dove Jannik avrebbe dovuto giocare il doppio misto con Emma Navarro che però ha dato forfait: vediamo se e con chi la rimpiazzerà), c’è ancora tanta Italia in questo epilogo di Cincinnati. Oltre a Sinner, qui campione in carica, hanno conquistato la finale anche Musetti e Sonego nel doppio maschile, sconfiggendo i britannici Joe Salisbury e Neil Skupski: l’ultimo sforzo è contro Ram e Mektic (lunedì, mezzanotte ora italiana). E oggi alle 21 occhi puntati su Jasmine Paolini che gioca la semi con Veronika Kudermetova.
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